martedì 8 aprile 2014

In Movimento

Circa due mesi fa commentavo così un articolo del Fatto Quotidiano

"Il Movimento 5 Stelle per quanto possa essere stato rovinato dal suo stesso ideatore, che ne ha tradito i principi di democrazia diretta con il quale era nato, rimane nonostante tutto l'unica possibilità per dare una scossa e salvare questo disastrato paese. Grillo lo sa, sa di avere il coltello dalla parte del manico, e grazie alla proprietà del simbolo (più un marchio ormai) continuerà a gestire le cose a suo piacimento. Cosa possiamo farci ? Nulla. Continuerò a votare M5S turandomi il naso perchè voglio una rivoluzione, i partiti ci hanno portato al disastro e ad oggi il M5S è l'unica possibilità non violenta che abbiamo per cambiare le cose."

Un commento poco diplomatico sicuramente, ma sostanzialmente vero, dettato dall'amarezza per quanto Grillo avesse deluso molte delle mie aspettative in quanto a trasparenza e democrazia interna.

Mi firmavo come ex-attivista.

Faccio un passo indietro, raccontando molto brevemente la mia storia.
Sono stato un lettore accanito del Blog di Grillo sin dalla sua apertura nel 2005, ne ho sostenuto tutte le iniziative, dalle candidature di De Magistris e Sonia Alfano alle Europee, ai V-Day, ai primi Meetup e alle Liste Civiche fino ad arrivare alla creazione del M5S. Condividevo tutte le sue idee con entusiasmo, e quando è nato il M5S, sono stato uno dei primi a iscrivermi sul portale.

Fino a quel momento non avevo nulla da criticare a Grillo, tutt'altro.

Ma.. ogni sogno ha il suo risveglio. Risveglio che si verificò nei fatti in seguito all'espulsione di un attivista di Ferrara, Valentino Tavolazzi (che fino ad allora non conoscevo), reo di aver organizzato un incontro nazionale di attivisti del Movimento per discutere di vari punti decisi online dagli stessi attivisti. Non so in quanti si ricorderanno di quella storia, la maggior parte dei sostenitori ortodossi del M5S la bollarono come il tentativo sovversivo di trasformare il Movimento in un partito, ovviamente nulla di più lontano dalla realtà, ma questo fu il messaggio che il vertice fece passare per scoraggiare altri attivisti a far valere quell'uno vale uno con cui Grillo concludeva all'epoca molti dei suoi post.. un messaggio quello dell'uno vale uno, che non venne stranamente in seguto più utilizzato. In pratica, brutto a dirsi, si decise di punirne uno per educarne cento. E difatti, strano gioco di parole, furono proprio i ragazzi del Meetup di Cento a non recepire il messaggio reagendo con un comunicato pubblico contro quell'espulsione immotivata, violenta e unilaterale da parte di colui si era professato sempre e solo megafono e portavoce del Movimento. La reazione di Grillo ebbe dell'incredibile, ritirò via blog l'uso del simbolo al Meetup di Cento di fatto espellendo anche loro. Nessuno, compreso io, aveva mai immaginato che Grillo potesse avere un lato tanto autoritario quanto anti-democratico. Mai risveglio fu più brutale, quel giorno persi una figura che consideravo un eroe senza macchia.. capii che il modo con cui avrebbe portato d'ora in avanti il progetto del Movimento sarebbe stato lontano dal concetto di democrazia e trasparenza che ci aveva fino ad allora professato o lasciato intedere, e che aveva entusiasmato molti di noi grillini della prima ora.

Nei mesi a venire ci furono infatti altri episodi che mi procurarono ulteriori delusioni: atteggiamenti incoerenti, altre espulsioni, promesse mancate.. in definitiva una gestione del Movimento sempre più opaca, autoritaria e antidemocratica.

Non volevo mollare il Movimento perchè era dura accettare l'idea di aver creduto in un illusione. Tentai di cambiare le cose dall'interno cercando di portare avanti alcune iniziative come l'organizzazione di un secondo incontro degli attivisti a livello nazionale o la creazione di un forum chiamato "Forum Cinque Stelle" per sopperire alle mancanze di quello ufficiale. Tentativi che non servirono a molto e che non ebbero il successo sperato. Agli inizi del 2013, dopo aver accumulato troppe incazzature e delusioni, decisi di autospendermi dal M5S, inviando una richiesta di disiscrizione alla mail ufficiale indicata dal "Non Statuto".

Passò qualche giorno, e casualmente mi avvicinai ad un gruppo di ex sostenitori e attivisti che avevano in mente di creare un nuovo Movimento, un Movimento che perseguisse realmente principi di trasparenza e regole di democrazia diretta al proprio interno. Si scelse il nome di Democrazia in Movimento per rispecchiare anche nel nome questa volontà. Contribuì alla creazione dello Statuto entrando nel comitato promotore, comitato di cui faceva parte anche Valentino Tavolazzi.


Lo Statuto richiese settimane di lavoro, ma alla fine il risultato fu più che ottimo. Linko qui il pdf in modo che possiate leggerlo e constatare quanto esso non sia assolutamente in contrasto con i principi del M5S.

LINK

Nonostante il nuovo progetto, ero ancora molto amareggiato dall'aver dovuto lasciare il M5S per i comportamenti del suo fondatore.
Nel Marzo 2013, presentandomi sul forum appena creato di DiM, infatti scrivevo

"Ciao a tutti, mi chiamo Riccardo ho 28 anni e sono di Palermo. Mi sono avvicinato a Democrazia in Movimento dopo aver sopportato a lungo il dispotismo di Grillo e la mancanza di democrazia interna al Movimento Cinque Stelle. Sono convinto infatti che un Movimento che professi la Democrazia Diretta (e la trasparenza) nelle Istituzioni non possa esimersi dall'applicarla prima di tutto al suo interno se esso voglia ritenersi credibile. E' stata questa mancanza di onestà intellettuale e doppia morale a convincermi a lasciare il duo Grilleggio e cercare di costruire insieme ad altri qualcosa di più maturo. Il mio contributo al progetto è quindi questo Portale, realizzato con il supporto di Marco di Agostino e Marco Mazzini (che ringrazio per l'aiuto), il quale ha richiesto (e richiederà ancora) parecchie notti insonni, e che spero possa aiutare a conseguire l'obiettivo di raggiungere una piena Democrazia Diretta !"


Nonostante la carica iniziale e le buone premesse la mia permanenza in DiM però non durò molto. Persi infatti abbastanza velocemente fiducia nel progetto per vari motivi che non sto qui a spiegarvi.

Rimasto senza punti di riferimento politici, mi presi una vacanza dalla politica, seguendo disilluso e alla lontana il M5S. 

Questa è la mia storia fino all'inizio di quest'anno, quando mi convinsi a ritornare sui miei passi. Strano prima di tutto per me perchè non pensavo che l'avrei fatto. Perchè quindi ?

Il primo motivo è stato il rilascio finalmente del tanto atteso portale di voto del M5S, qualcosa che davvero non mi aspettavo più, portale che ha sicuramente migliaia di difetti ma che è da considerare sempre come un buon inizio verso l'attuazione dell'art.4 del Non Statuto.

Il secondo motivo, come ho spiegato sul forum del Movimento, è stata la determinazione di un attivista, Federico Pistono, che avevo avuto già modo di conoscere, le cui opinioni e le critiche ebbi modo di ascoltare in due interviste rilasciate a Piazza Pulita su La7 nel mese di Febbraio.

 

Vedere un attivista come Federico esporre critiche ben precise, per di più in tv, sapendo che sarebbe stato duramente attaccato dalla parte più becera e ottusa del Movimento, mi fece ritornare la voglia di cambiare come lui le cose dall'interno.

Il terzo motivo. Una sera navigando su YouTube clikkai su un video, un montaggio di alcuni discorsi di Grillo.


Quel video mi fece riflettere. Pensai: "Possibile che un uomo che parla in questo modo, che esprime parole così alte e nobili, commuovendosi, contraddica se stesso e i valori di cui si fa promotore con il modo di gestire il Movimento ? Grillo non può che avere davvero a cuore questo paese, è palese. Perchè allora questo modo di fare, di agire così discutibile ? "

Pur non essendo nè accettabili nè giustificabili certi suoi comportamenti, cominciai a ragionare su alcune attenuanti, allo scopo di riuscire a darmi una spiegazione sul perchè un uomo con così tanti meriti.. avesse preferito rinunciare a realizzare qualcosa di davvero storico, una vera rivoluzione democratica. Riuscire ad aggregare con la sola forza delle proprie idee, in un momento difficile della storia, milioni di Italiani, creando dal niente un Movimento rivoluzionario, basato su idee rivoluzionarie e innovative.. per poi impedire che tali idee si compiessero pienamente e si realizzasse quella democrazia dei cittadini a cui sembrava voler puntare, è una cosa che non mi spiego davvero. E se fossimo stati davvero noi, per assurdo, a capire male ? Magari il fine di una democrazia diretta dei cittadini era intesa da Grillo come quella istituzionalizzata, grazie a strumenti come il referendum propositivo e abrogativo senza quorum, e non interna al Movimento, il quale considera solo un mezzo per poterci arrivare, un mezzo che ha bisogno di gestire liberamente per riuscirci.

La responsabilità di aver ridato speranza a milioni di persone, e di non poter sprecare questa occasione unica per compiere quella Rivoluzione culturale che gli Italiani attendono da decenni, dev'essere bella tosta.

Continuerò a criticarlo duramente come ho sempre fatto, perchè le critiche che ho espresso in passato le ritengo ancora valide, ma da oggi avrò anche una maggiore comprensione quando sbaglierà, ricordandomi dell'enorme peso che porta sulle sue spalle.

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